LA LA LAND
Regia: Damien Chazelle
Lettura del film di: Olinto Brugnoli
Titolo del film: LA LA LAND
Titolo originale: LA LA LAND
Cast: Regia: Damien Chazelle; musica: Justin Hurwitz; fotografia: Linus Sandgren; montaggio: Tom Cross; scenografia: David Wasco; costumi: Mary Zophres; coreografia: Mandy Moore; interpreti: Ryana Gosling, Emma Stone, John Legend, Rosemarie DeWitt, Finn Wittrock, Callie Hernandez; durata: 127'; origine: USA, 2016, distrib.: 01 Distribution (uscita Italia 26 gennaio 2016)
Sceneggiatura: Damien Chazelle
Nazione: USA
Anno: 2016
Presentato: 73 MOSTRA D'ARTE CINEMATOGRAFICA VENEZIA CONCORSO FILM DI APERTURA
Premi: COPPA VOLPI miglior attrice a EMMA STONE
Il regista Damien Chazelle ha scritto e diretto il pluripremiato Whiplash, uscito nel 2014, che ha ottenuto cinque nomination agli Academy Awards e ha vinto tre premi.
La vicenda è quella di Mia e di Sebastian ed è ambientata nella Los Angeles dei nostri giorni. Lei è un'aspirante attrice e lavora in un bar proprio all'interno degli Studios, dove ha modo di ammirare le grandi dive che passano di lì. Lui suona in un pub, ma è insoddisfatto del suo lavoro perché costretto a suonare una musica che non ama; il suo sogno è quello di aprire un Club tutto suo, dove poter suonare il suo amato jazz. Il loro incontro non è dei più felici, perché avviene subito dopo che lui è stato licenziato. Ma poi i due si ritrovano e tra loro sboccia l'amore. Tuttavia i problemi, soprattutto economici, condizionano il loro sogno d'amore. Anche le loro aspirazioni professionali vengono frustrate. Si arriva così alla rottura. Dopo un certo periodo una telefonata sembra riaprire il discorso. Sebastian incoraggia Mia a ritentare la fortuna. E così Mia si rimette in gioco e riesce finalmente a sfondare, mentre Sebastian continua nel suo insoddisfacente lavoro di tastierista in una band non sua. Il loro futuro è incerto. Dopo cinque anni troviamo Mia, attrice affermata, con tanto di marito e figlia. Sebastian è riuscito nel suo intento di fondare un Club e può finalmente suonare la musica che tanto ama. Ma i due sono separati: che cosa sarebbe successo se il loro amore non si fosse piegato alla logica del successo e dell'affermazione professionale?
Il racconto. Il genere scelto dall'autore per raccontare questa storia è quello del musical e quindi il film si presenta innanzitutto come un grande spettacolo, con tanto di belle musiche, balletti, scenografie e coreografie di alto livello. Ha dichiarato infatti il regista: «Mi sono innamorato dei musical la prima volta che ho visto i film di Jacques Demy, e da allora non ho più cambiato idea, perché nessun genere riesce a coinvolgermi così tanto». Il film possiede una struttura lineare (con un grosso flashback verso la fine) e segue il passaggio delle varie stagioni (estate, autunno, ecc.) in un ambiente molto particolare e importante, quello della California e, in modo particolare, di Los Angeles.
L'introduzione mostra un'autostrada intasata di automobili in una calda estate. Parte un balletto che rappresenta un vero e proprio inno alla vita e ad «un altro meraviglioso giorno di sole».
Viene poi presentata la protagonista femminile, Mia, che serve in un bar degli Studios e che ogni tanto va a fare un provino con la speranza di recitare. Partecipa poi ad un party per cercare «qualcuno nella massa» che la noti e possa trasformare la sua vita. Ma inutilmente. Finalmente, a caso, entra in un bar e "scopre" Sebastien in procinto di essere licenziato. Il loro è un incontro-scontro, che sembra destinato a non avere futuro.
Dopo poco tempo i due si rincontrano e finalmente scatta la scintilla dell'amore tra «due persone senza speranza», ma con tanti sogni. L'elemento tematico, infatti, che emerge con maggiore importanza è quello del sogno. Un duplice sogno, quello dell'amore e quello del successo sul piano professionale. La bellissima scena nell'Osservatorio Griffith, con i due protagonisti che volano nel cielo in mezzo alle stelle, esprime molto bene questo duplice desiderio, questa profonda aspirazione.
Ma, naturalmente, ci sono gli ostacoli, gli insuccessi, i compromessi che rendo problematica la cosa. E che porteranno alla separazione dei due. Ma, in seguito ad una telefonata, Sebastian torna da Mia e, con la forza del suo amore, la incoraggia a ritentare. È significativo che il provino di Mia sia un inno ai sognatori, ai folli di tutti i tempi, che hanno avuto il coraggio di andare controcorrente e che hanno cambiato il mondo.
«E adesso?», chiede Mia. Sebastian risponde: «Non resta che aspettare e vedere». Con un'ellissi temporale passiamo a cinque anni dopo. I due protagonisti hanno, sì, realizzato il loro sogno professionale, ma non quello amoroso. Con un lungo flashback, Mia immagina che cosa sarebbe accaduto se, fin dall'inizio, quell'incontro-scontro fosse stato l'inizio di un amore che «dura per tutta la vita». Forse lei ora non sarebbe con suo marito ad ascoltare la musica di Sebastien, ma avrebbe potuto realizzare anche il suo sogno d'amore assieme a lui. Ma la vita è così. Resta solo tanto rimpianto e tanta nostalgia.
L'idea centrale è pertanto spettacolare-tematica. All'interno di una cornice spettacolare l'autore afferma la necessità di sognare una vita piena e felice. Tale vita si realizza in parte, grazie alla tenacia e alla forza dell'amore, ma deve fare i conti con una realtà che non sempre ne permette la piena realizzazione.