EDAV - STORIA DELLA RIVISTA
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ora diretto da Andrea Fagioli, é la tradizionale voce ufficiale del CiSCS
Punto di riferimento per la caratteristica metodologica, per circoli di cultura cinematografica, scuole e istituti italiani di cultura all'estero.
«Edav (educazione audiovisiva)» non è la storia di una sola rivista. Discende da «Note Schedario» che, a sua volta, discende dallo «Schedario Cinematografico».
Edav nasce nel novembre del 1972, raccogliendo l'eredita del periodico «Note Schedario» (anch'esso pubblicazione mensile del CiSCS), il cui ultimo numero (il numero 37) era uscito proprio nell'ottobre dello stesso anno.
«Note Schedario» a sua volta è nato nel dicembre del 1968 come pubblicazione «leggera e rapida» — oggi si direbbe instant — dello «Schedario Cinematografico», enciclopedia monografica del cinema degli anni '70, con pubblicazione periodica a schede.
Le tre testate oltre che da motivi di eredità hanno lo stesso direttore gli stessi collaboratori e la stessa impronta metodologica.
Edav dallo «Schedario Cinematografico» eredito la cultura della «lettura strutturale» approfondita. Si può dire che le letture strutturali dei film, forniscono una guida, metodologicamente impostata, utilizzabile perfino in caso di lezione, dove il grado di chiarezza e profondità deve essere simultaneamente alto.
Edav da «Note Schedario», invece, ereditò sia la caratterista «informativa del panorama cinematografico» sia la tendenza a trattare argomenti generali, non legati ad un'opera singola.
Edav è il primo e forse l'unico sussidio di lettura dei media ed uso dei loro linguaggi che dal 1972 propone un'ecologia mentale dell'uomo contemporaneo.
Edav ha alle spalle la scienza della comunicazione e dell'immagine, secondo il «metodo Taddei» della lettura strutturale come strumento per la lettura dei mass media, su base scientifica, allo scopo di cogliere la vera comunicazione che viene effettuata; e dell'algoritmo contornuale per l'uso dei nuovi linguaggi nell'opera comunicativa e di educazione.
«metodo Taddei» – come usiamo chiamare l'insieme degli studi di P. Taddei – è strumento di libertà contro la massificazione, la «colonizzazione dei cervelli» e l'uso improprio dei nuovi linguaggi, ed è la giusta terapia per far fronte all'emergenza educativa cosi avvertita in questa epoca massmediale.
Edav si interessa della realtà umana, sociale e pastorale d'ogni giorno, raggiungendola attraverso la lettura strutturale delle fonti d'informazione e delle manifestazioni di massa considerati al loro livello di segno.