OUSMANE - DEWENETI
Regia: Dyana Gaye
Lettura del film di: Adelio Cola
Edav N: 350 - 2007
Titolo del film: OUSMANE - DEWENETI
Titolo originale: OUSMANE
Cast: Attori: Abbase Ba (Ousmane), Omar Seck (Poliziotto), Nianga Diop (Cuoco), Coly Mbaye (Uomo a cavallo).
Sceneggiatura: Rémi Mazet
Nazione: SENEGAL
Anno: 2006
Presentato: 1. Edizione Festival Internazionale del Cinema di Roma, 2006 - Sezione K12 - In Concorso
È LA STORIA DI OUSMANE, bambino africano orfano e intraprendente, il quale, dopo molteplici esperienze quasi sempre negative nel tentativo di raggranellare qualche soldino di elemosina, si vendica con coloro ai quali l’aveva chiesta pregando e augurando fortuna e successo ai suoi «clienti» e chiedendo ed ottenendo per sé soltanto la grazia a Santa Claus, al quale invia una lettera che s’è fatto scrivere da un gentile pubblico scrivano, della caduta della bianca neve sulla sua città.
Il breve film (15’) sotto il profilo ambientale è diviso in due parti, rispettivamente in città ed in campagna. Al traffico caotico e abbastanza confuso si contrappone la serena calma agreste, dove il protagonista incontra tra gli altri anche il suo maestro di Corano. Quest’ultimo, come quasi tutti gli altri, non è in grado di aiutarlo offrendogli l’elemosina; anzi lo rimprovera dal momento che non si comporta come gli altri suoi allievi che lo ricompensano dell’insegnamento raccogliendo in città piccole offerte che gli serviranno per pagarsi il viaggio alla Mecca.
Alle varie tappe del pellegrinaggio questuante dell’orfanello affamato corrispondono le grazie chieste con la lettera a Santa Claus. Per il vigile stradale incontrato per primo chiede la promozione a capo commisario, al tassista frettoloso e all’autista impaziente augura una vettura ultimo modello, per la madama del bar all’aperto spera che i suoi problemi famigliari trovino soluzione, al vecchietto padrone d’un ossuto cavallo da lavoro pronostica animale e carro agricolo nuovi, al suo maestro confida la speranza di ottenere la possibilità di costruire una nuova moschea. Prega insomma Babbo Natale d’essere generoso con tutti, con quelli che l’hanno aiutato ed anche con gli altri che non sono stati graziosi con lui.
Quando ha raccolto la somma necessaria per chiedere al publico scrivano di scrivere la lettera di richieste al destinatario Santa Claus, è pronto a dettargliela parola per parola. «Ma tu, gli chiede l’impiegato al quale ha augurato una nuova macchina da scrivere, per te non chiedi niente?» «Sí, chiedo!» risponde l’innocente, e si allontana felice alzando braccia e occhi al cielo implorando qualche cosa. Nella sua questua era entrato in un negozio di giocattoli ed era rimasto estasiato di fronte alla sfera di cristallo che, rovesciata, provocava una densa nevicata. Ora comprendiamo l’oggetto del suo desiderio e della sua richiesta a Santa Claus: una nevicata sulla sua città africana…che puntualmente Babbo Natale gli concede. È l’ultima inquadratura del film.
Alla scarsa raccolta di soldini e al frequente rifiuto ottenuto (struttura narrativa) seguono le promesse profetiche di Ousmane che prega per tutti augurando bene e prosperità ad ognuna delle persone incontrate.
La positività della storia è colta dalla sensibilità di chi assiste alla proiezione del film grazie alla simpatica interpretazione del bambino protagonista.
La fotografia è di carattere documentaristico.
Gli interpreti si calano credibilmente nei rispettivi personaggi.
La musica (la canzoncina iniziale del protagonista e pochi altri iterventi) ha scarso rilievo nel contesto dell’opera.
Gentilezza e bontà catturano gli animi degli spettatori con l’augurio e la speranza che piccoli e grandi imitino Ousmane, innocentemente immerso nell’età delle belle favole natalizie, buono e gentile con tutti. (Adelio Cola)