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Mater Natura



Regia: Massimo Andrei
Lettura del film di: Emilio Cicciarella
Edav N: 333 - 2005
Titolo del film: MATER NATURA
Cast: regia: Massimo Andrei – soggetto: Massimo Andrei e Umberto Massa - scenegg.: Massimo Andrei con la collaborazione di Silvia Ranfagni – fotogr. : Vladan Radovic – mont.: Shara Spinella – mus.: Lino Cannavacciuolo – scenogr.: Carlo De Marino e Luca Servino – costumi: Giovanni Addante – interpr.: Maria Pia Calzone (Desiderio), Valerio Foglia Manzillo (Andrea), Enzo Moscato (Europa), Wladimir Luxuria (Massimino)– durata 93’ – colore – produtt.: Umberto Massa – produz.: Kubla Khan - origine: Italia, 2005 – distrib.: Intramovies
Sceneggiatura: Massimo Andrei con la collaborazione di Silvia Ranfagni
Nazione: ITALIA
Anno: 2005
Presentato: 62. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia - 2005 - Settimana della critica Premio FEDIC

È la storia di Desiderio (ex Salvatore) e di un gruppo di trans Napoletani. Desiderio si innamora perdutamente, ricambiato, di Andrea, giovane lavaggista conosciuto in discoteca che, con leggerezza e con l’incapacità di guardare al proprio futuro, non confessa a Desiderio che in realtà sta per sposare Maria.
 Desiderio è sconvolta dalla scelta di Andrea e decide di staccarsene fino a che non sarà lui a farsi vivo; ma verrà respinto con decisione da lei.
 Massimino, amica di Desiderio l’aiuta a raccogliere le proprie forze e continua ad ospitarla in casa, come fa da sei anni, da quando cioè i genitori di Desiderio l’hanno abbandonata.
 Andrea, intanto, viene colpito a morte in uno scontro a fuoco avvenuto all’autolavaggio dove lavorava e dove ad attenderlo era Desiderio; nel tentativo di rubarle l’orologio e la borsa, due malviventi si scontrano con l’arrivo di Andrea che si accorge di quanto sta accadendo e decide di correre in aiuto di Desiderio.
 Gli costerà la vita.
 A questo punto, Desiderio decide di tornare, per un breve periodo, dai suoi genitori.
 La madre, con la quale ha un rapporto piú  sereno, esprime l’intenzione di accoglierla in casa. Anzi, aggiunge, che suo padre ha pensato di donarle una casa di proprietà vicina alla loro, con l’idea che, chissà, possa pensare di ritornare.
 Ma Desiderio decide presto di ripartire col preciso intento di andare a trovare Maria, moglie di Andrea. Apprenderà a quell’incontro che Maria è in attesa del figlio di Andrea.
 Entrambe, a questo punto, mentono sui rispettivi sentimenti per Andrea.
 Desiderio, mossa a pietà, decide di confessare, mentendo, che l’amore per Andrea era solo unilaterale, ma che le stava passando. Maria sembra risollevata dalle parole di Desiderio che, con un gesto finale, accarezza il ventre di Maria.
 Poco dopo, dal notaio, decide di donare la casa, appena ricevuta dal padre, al figlio di Andrea.
 Intanto il resto della compagnia, capeggiata da Europa (un travestito che si prende cura dei bambini del quartiere insegnando loro coraggio e semplicità) decide di spostarsi in un cascinale abbandonato con l’idea di trasformarlo in una TransVesuviana Counselling, una sorta di consulenza psicologica rivolta a uomini con dichiarati problemi sessuali.
 All’interno di questo spazio, nasce anche “Mater Natura” agriturismo collegato al Counselling.
 Il film si propone con un forte carattere dissacratorio nei confronti dei “normali “ ed evidenzia i conflitti che ne derivano, lasciandoli naturalmente irrisolti.
 A questo gioco estenuante di estremismi, il regista sembra piegare lo strumento cinematografico usando toni da commedia napoletana e colori che attengono al Kitsch. Ma per altri versi la storia sembra essere un classico. Tutti hanno diritto all’amore. (Emilio Cicciarella)
 

 


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