I fratelli Grimm e l'incantevole strega
Regia: Terry Gilliam
Lettura del film di: Nazareno Taddei
Edav N: 333 - 2005
Titolo del film: I FRATELLI GRIMM E L'INCANTEVOLE STREGA
Titolo originale: THE BROTHERS GRIMM
Cast: regia: Terry Gilliam scenegg.: Ehren Kruger fotogr. : Newton Thomas Sigel mont.: Lesley Walker mus.: Dario Marianelli suono: Ian Wilson - scenogr.: Guy Hendrix Dyas costumi: Gabriella Pescucci, Carlo Poggioli interpr.: Matt Damon (Wilhelm Grimm), Heath Ledger (Jacob Grimm), Lena Headey, (Angelika) Peter Stormare (Cavaldi), Monica Bellucci (Mirror Queen) durata 120 colore produtt.: John D. Schofield produz.: Miramax Films - origine: Usa, 2005 distrib.: Buena Vista International
Sceneggiatura: Ehren Kruger
Nazione: USA
Anno: 2005
Presentato: 62. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia - 2005 - In Concorso
Sebbene non malvagio e nemmeno molto originale, il film si propone, diciamo pure, di esaltare i due leggendari fratelli Grimm, ambedue arditi, ma caratterialmente opposti, il cinico Will e il sognatore Jake, autori di fiabe, che in fumetti o in filmati hanno invaso il mondo infantile (ma non solo) infantile).
L’idea è quella di fare un solo film assemblando in qualche modo tutte o quasi le fiabe originali da Cenerentola a Cappuccetto Rosso, da Hensel e Gretel alla Regina della Torre che, per sopravvivere, abbisogna del sangue delle 12 fanciulle, in attesa del bacio dell’amato per essere restituita alla primitiva bellezza. E anche per noi spettatori, in attesa del bacio, con le peripezie della torre, il film – come già a quota XY – non finisce mai.
E non è, anche qui, l’unico limite, anche se, nel cercare di tirarla lunga, l‘autore cerca di ricostruire e di far ricordare qualcosa che rispecchi davvicino lo stile e lo sprint delle favole originali. «NON C’È MALEDIZIONE CHE NOI CONTRASTIAMO; INCANTESIMO CHE NON SPEZZIAMO; DEMONE CHE NON ANNIENTIAMO»
Tutto questo, però, fa ricordare un po’ il fenomeno della minestra riscaldata.
Tuttavia, non è escluso che qualche bambino, veramente tale o anche non più tale si lasci prendere dal fascino dei vecchi Grimm, esaltato e quasi esasperato dalla reale e ben visiva dinamicità del cinema.
Informa la SINOSSI: «I leggendari scrittori di favole, i due fratelli Grimm, viaggiano nelle campagne napoleoniche per guadagnarsi soldi facili. Quando però le autorità francesi sospettano del trucco, i due truffratori sono obbligati a lottare contro il vero incantesimo di una foresta maledetta dove giovani fanciulle scompaiono in circostanze misteriose. I personaggi delle loro celebri fiabe spuntano di continuo attorno ai fratelli, che si trovano costretti ad affrontare tutto ciò cui la loro immaginazione ha dato vita in un’epica battaglia tra fantasia e realtà.
Il regista del film, Terry Gilliam, non mi pare si possa confondere con uno dei due frattelli Grimm (il cinico Will e il sognatore Jacob), che ne sono i due protagonisti: ambedue arditi, ma diametralmente opposti.
Il Gilliam ha ricevuto i primi riconoscimenti nel 1969 quale unico membro statunitense della serie TV Mont Pyton’s Flying Circus, uno spettacolo televisivo di grande successo, in cui si occupava della sceneggiatura e della preparazione delle sequenze animate e occasionalmente anche vi recitava. Il suo primo lungometraggio è stato il film televisivo Monty Python and the Holy Grail, cui ben presto è seguito il debutto nella regia. Spiega così il motivo per cui ha diretto I FRATELLLI GRIMM: «Le fiabe fanno parte del mio mondo, fatto di fantasia e di elementi straordinari.
All’inizio, egli aveva deciso di fare un film che andasse al di là della loro vita reale, benché ispirata ai loro racconti fantasiosi. La realtà ha fatto sì che alcune favole, alla fine, siano diventate realtà.» (Nazareno Taddei SJ)