Ciscs


Edav.it



LOGIN ABBONATI

Cerca negli articoli


   
Il portale di studi sulla comunicazione del CiSCS
Centro Internazionale dello Spettacolo e della Comunicazione Sociale
   



Visualizza tutte le notizie:



 

PAPA RATZINGER, LA SAPIENZA E I MEDIA


di LUIGI ZAFFAGNINI
Edav N: 356 - 2008

Giorni di miseria morale mai raggiunti prima in Italia. La spazzatura materiale copre le strade di una grande città fino al terzo piano e la spazzatura ideologico-culturale forma una barricata tale da impedire a Benedetto XVI di parlare in una università di Roma. In mezzo gli uomini della politica, della comunicazione e i responsabili della cultura e dell’istruzione che deprecano o tengono atteggiamenti defilati. Sui blog dei giornali che fanno opinione, come La Repubblica, si inneggia alla laicità dello stato e alla autonomia della scienza, sollecitando lo spirito giovanile e studentesco a tenere fede e religione al bando del sapere.

In realtà ci sarebbero state tante azioni concrete e tante prese di posizione, che avrebbero potuto evitare quel fetore che si è sparso per tutto il mondo civilizzato al punto di farci vergognare di appartenere a questo paese, ma lo stile delle opportunità, calcolate in modo sottile, ha consigliato tanti a stare alla finestra e a intervenire solo a cose fatte, quando la macroscopica ingiustizia non poteva che essere bollata con adeguate parole di circostanza.

Oggi ci sono almeno altrettante argomentazioni che potrebbero cercare di colmare l’enorme vuoto di fiducia nella serietà e serenità della cultura italiana, creato da questa vicenda. E tutto questo senza dovere ricorrere alle manifestazioni di piazza San Pietro, che paiono essere l’unico modo conosciuto anche dai cattolici per difendere la propria dignità e senza dovere citare sempre i detti di Voltaire in difesa della tolleranza, dimenticando che si prendono a prestito le parole di uno che, nella vita, è stato uno schiavista e un feroce antisemita.

Ma, proprio qui, occorrerebbe indagare su tutte le influenze che provengono dall’interno di quella mentalità massmediale, che, paradossalmente, ha fatto dire a qualcuno dei contestatori che Papa Wojtyla sarebbe stato ben accetto all’interno della Sapienza. Oppure ha fatto dire al cardinal Ruini che «non erano garantite le condizioni minime per un incontro costruttivo amichevole e dignitoso», ma che la vicenda non lascerà tracce perché, secondo il cardinale «c’è un clima intollerante in una parte piccola, ma molto chiassosa».

Occorrerebbe spiegare perché Papa Wojtyla, come personaggio celebrato dai massmedia avrebbe fatto comodo, nonostante la sostanza delle cose che diceva fosse la stessa di quelle che afferma Benedetto XVI, che tra l’altro, negli ultimi anni del pontificato di Karol, è stato, nel suo ruolo di responsabile dell’ex Santo Uffizio, suggeritore di molte delle posizioni dottrinali di Giovanni Paolo II. Ugualmente bisognerebbe chiarire come mai una sparuta minoranza di qualche decina di professori, sui 4500 di un intero ateneo, in un paese che si fregia di una costituzione democratica, può chiedere a una istituzione di Stato, come l’università, di negare l’esercizio della libertà di parola a un capo di stato straniero, senza che nessuno avanzi una qualsivoglia denuncia alla magistratura nazionale o in sede internazionale.

Aspetti che non possono non lasciare perplessi, proprio perché prende sempre piú corpo il sospetto che, anche sul mondo cattolico lunghi decenni di indebolimento della capacità di leggere attraverso i media quanto accadeva nel mondo circostante, abbiano portato a una confusione, che non permette a nessuno scienziato o intellettuale cattolico di sfidare il professor Marcello Cini sul terreno della logica e della scienza. A lui andrebbe detto che, nulla di quanto ha scritto nella lettera del 14 novembre 2007 e che ha spinto poi a definire «incongrua» la presenza di Benedetto XVI alla Sapienza, ha a che fare con la scienza, il suo statuto, i suoi splendidi territori di ricerca della volontà e dello spirito umano. Tutto invece echeggia un ottocentesco scientismo, gretto e datato, al punto da far dubitare che non si sia in grado di distinguere concettualmente tra il livello di quiddità della scienza come sistema di formulazioni congetturali e quello della tecnica come terreno applicativo della stessa e che un fumus ideologicus rischi di far scambiare lo statuto dell’una per quello dell’altra, facendo in tal modo preoccupare per il progresso cognitivo di questo paese. Tutto insomma richiama, in quelle posizioni, le poco originali e superate preclusioni, per non dire paure, di tutti coloro che, di fronte al rischio di essere chiamati a misurarsi con la struttura intima della ratio, preferiscono trincerarsi dietro le formulazioni divertenti, perché favolistiche, di una Leggenda nera sulla Chiesa e sulla religione cattolica, ormai storicamente insostenibile, ma che fa sempre colpo su quel pubblico, che perfino Pasolini, marxista convinto, poteva definire come «il popolo piú analfabeta e la borghesia piú ignorante d’Europa».   

Allo stesso modo c’è da chiedersi perché, ai pochi studenti da gazzarra e ai loro cattivi maestri, che, come Eugenio Scalfari, si trincerano dietro le accuse di oscurantismo e di pochezza culturale del Papa, non si intende rispondere che, prima di attribuire agli altri gli impedimenti della fede cattolica nel cammino di conoscenza scientifica, non si fanno un esame di coscienza sulla loro inossidabile, incrollabile e infantile fede nella assolutizzazione di un frainteso principio di laicità, che diviene, esso sí, solo un vero e proprio laicismo metafisico, antistorico, dittatoriale nonchè di ostacolo alla scienza.

 


RSSFacebookGoogleYoutubeSkypeEmail

Iscriviti alla newsletter
sarai aggiornato sulle nostre attività
Nome
E-mail

È il momento del
5 per millle... sostienici!!!

C.F. 02447530581


SPECIALE ASTA
Vendiamo all'asta
due fantastici cimeli della
storia del cinema.

Un'occasione imperdibile per tutti gli appassionati e i collezionisti


"La moviola"
"La poltrona di Fellini"

   
   
    Direzione: Via Giolitti 208, 00185 Roma (RM) - Tel e Fax 06/7027212
Redazione e Amministrazione: Via XX Settembre 79, 19121 La Spezia (SP) - Tel e Fax 0187/778147
C.F. 02447530581 - email: ciscs@edav.it