ANNUNCIARE IL VANGELO NELL'EPOCA DI INTERNET
di NAZARENO TADDEI
Edav N: 356 - 2008
Pubblichiamo di seguito l’ultimo testo di padre Nazareno Taddei. Si tratta semplicemente di appunti, addirittura dettati e non scritti di proprio pugno, per una lezione che doveva tenere a Livorno il 24 aprile 2006 nell’ambito delle iniziative promosse dal confratello padre Valentino Davanzati per il Centro culturale «Il Grattacielo». All’incontro, che poi ha tenuto don Adelio Cola in sostituzione di padre Taddei nel frattempo colpito dalla malattia che lo avrebbe portato alla morte, erano stati invitati i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i catechisti e gli operatori pastorali della diocesi livornese. Pur trattandosi, come detto, di appunti e perfino incompleti, riteniamo il testo meritevole di pubblicazione.
Vediamo cosa significano le singole parole:
annunciare è dare un annuncio cioè annunciare una novità. Non è propriamente insegnare e nemmeno esprimere è un fatto di informazione e non necessariamente di espressione o di propaganda: è dare informazione, cioè «mettere in forma» una conoscenza nuova per il recettore.
Vangelo: il vangelo è il testo della vita e della dottrina di Gesú. Il Vangelo propriamente consta di 4 libri autografi originali che sono quelli di Matteo, Marco, Luca, Giovanni, che la Chiesa ha riconosciuto autentici cioè validi come testimonianza.
A suo tempo sono usciti anche vari Vangeli Apocrifi che la Chiesa non ha riconosciuto come valida informazione.
Annunciare il Vangelo quindi significa far conoscere il contenuto delle 4 opere cioè la dottrina e la vita di Cristo qual’è esposta dai 4 evangelisti.
Internetè una nuova fonte di informazione legata alle nuove tecnologie della comunicazione molto importante al nostro tempo e purtroppo non sempre è informazione secondo verità anche del Vangelo.
Annunciare il vangelo nell’epoca di internetsignifica dunque anzitutto conoscere bene i termini del problema.
Internet è una nuova e grande fonte di informazione che può essere una vera e propria fonte di conoscenza anticristiana, ma vorrei dire propriamente contro verità; ma può essere anche molto positivo e utile: si pensi solo p.e. ai servizi di informazione e culturali che internet offre con i suoi vari siti anche di vita religiosa, della Cei, delle prediche di Padre Taddei: Dio dopo Internet ecc. (portare altri esempi).
Annunciare il Vangelo con internet richiede una singolare metodologia di comunicazione di questi mezzi. Tale metodologia infatti è impostata su quello che Papa Wojtyla ha chiamato «Nuova Cultura» che ha cosí magistralmente esposto nell’art. 37 della Redemptoris Missio. Cioè una cultura basata sui nuovi modi di comunicare con nuovi linguaggi, nuove tecniche di comunicazione e nuovi atteggiamenti psicologici.
Quindi la strada per annunciare il Vangelo nell’epoca di internet è già chiaramente e autorevolmente tracciata, occorre entrare in adeguata conoscenza di quello che sono i nuovi modi di comunicare per costruire una nuova cultura cristiana.
(Abbiamo affrontato molto modestamente questo argomento nel nostro ultimo convegno «Papa Wojtyla e la nuova cultura massmediale» dove è stato presentato il mio volume «Papa Wojtyla e la nuova cultura massmediale» che ha dato appunto il titolo al convegno [febbraio 2006, v. Edav n. 337]).
Riemerge cosí il consueto problema della preparazione scientifica e approfondita degli operatori pastorali. È una nuova strategia dell’apostolato quella che qui si impone nella varietà dei suoi capitoli, ciascuno dei quali tocca svariati argomenti e dove affrontare notevoli varietà di scienza e di attività e al di sopra si richiede un non facile e oneroso coordinamento.
Per ciascuno di noi dunque è nato l’impegno di affrontare umilmente la nuova cultura indetta da Papa Wojtyla.