Disagio giovanile e... sociale. Il «metodo Taddei» per formare la persona
di FRANCO SESTINI
Edav N: 357 - 2008
l disagio giovanile è stato al centro della riflessione che ha caratterizzato il convegno promosso dalla nostra rivista e dal Centro internazionale dello spettacolo e della comunicazione sociale il 14 dicembre scorso presso la sede di La Spezia.
Tre gli interventi in programma (coordinati dal sottoscritto) che hanno cercato, da vari punti di vista, di approfondire il tema del «Disagio giovanile e... sociale» alla luce del «metodo Taddei» per formare la persona.
Il primo intervento è stato affidato a Luigi Zaffagnini, esperto Edacof del Ministero della pubblica istruzione (oltre che membro del Comitato scientifico di Edav), che ha affrontato «L’essere e l’apparire e il metodo Taddei» ripercorrendo fasi della storia italiana piú recente fino all’avvento delle nuove tecnologie sulle quali si è invece soffermato Eugenio Bicocchi, regista e docente (anche lui membro del comitato scientifico di questa rivista), che ha punteggiato la relazione dal titolo «I cyberbulli» con una serie di aneddoti ricavati dall’esperienza di insegnante.
Andrea Fagioli, direttore di Edav, si è infine soffermato sui risultati di un’indagine su minori e cellulari con una relazione su «L’abc dei giovani».
Dopo di che è stato dato spazio al pubblico in sala, in gran parte composto da insegnanti e genitori, che ha confermato lo iato che esiste tra le due categorie e la scarsa propensione ad assumersi le rispettive responsabilità.