YUPPI DU. CELENTANO E NAZARENO TADDEI
di ANDREA FAGIOLI
Edav N: 362 - 2008
Il giorno precedente la consegna del «Leone d’oro alla carriera» ad Ermanno Olmi, anche per celebrare il ritorno in Laguna di Adriano Celentano e Claudia Mori, sarà presentata in anteprima mondiale, giovedí 4 settembre alle 22 nella Sala Grande del Palazzo del cinema, la versione restaurata e nuovamente missata di YUPPI DU, la pellicola diretta nel 1975da Adriano Celentano e interpretata, oltre che dallo stesso Celentano, da Charlotte Rampling e Claudia Mori, e ambientata in gran parte proprio a Venezia.
Erano due anni che la Mostra attendeva il «ritorno a casa» di questo film, certamente il piú importante e rappresentativo della carriera cinematografica di Celentano, apprezzato a suo tempo da gran parte della critica, ma sul quale padre Nazareno Taddei, in Edav del 30 giugno 1975, avanzò qualche riserva.
In quella circostanza, Taddei ricordava che un comune amico («guarda caso veneziano domiciliato a Milano») avesse combinato un incontro con Celentano «perché il cantante che aveva allora esordito piuttosto felicemente anche come attore cinematografico, voleva fare un film come regista. Cercai di fargli capire – racconta ancora Taddei – che fare il regista è un mestiere, oltre che un’arte, che i mestieri bisogna impararli e che una volta imparati non è detto che salti fuori l’artista, mentre come cantautore e anche come attore, egli aveva dimostrato d’essere già a cavallo».
«A vedere questo film – commentava Taddei – era meglio che Celentano avesse seguito il mio consiglio», fatte salve, però, «le intenzioni, perseguite con coraggio» in una pellicola «che almeno cerca di trarsi fuori dalla morta gora dei filoni consunti».
Il film, comunque, andò piuttosto bene al botteghino («entrato almeno per un po’ nella dozzina d’oro», riconosceva lo stesso Taddei). Al successo di pubblicò contribuí anche l’omonima canzone, che l’anno seguente vinse il Nastro d’argento, e un’innovativa campagna pubblicitaria.
YUPPI DU venne presto inserito tra le pellicole di culto del cinema italiano degli anni ’70, ma rimase largamente inedito all’estero ed anche in Italia intere generazioni, pur avendone sentito ampiamente parlare, non hanno mai avuto occasione di vederlo. Il film, infatti, non è mai stato distribuito in videocassetta o dvd. Per entrare nel merito della lettura rimandiamo all'apposita recensione. (A.F.)