SARTORI, BERLUSCONI E LA «RAISET». La verità sul «pensiero unico»
di NAZARENO TADDEI
Edav N: 315 - 2003
Nel n° 816 di «Venerdì», supplemento a «Republica» del 7 novembre 2003 (foto a sx in basso) c'è un servizio di Attilio Giordano con un'intervista a Giovanni Sartori (docente di scienza della politica a Firenze e alla Columbia University di New York), col titolo «L'informazione ai tempi di Raiset», soffocato da un'enorme foto di Confalonieri (Mediaset) e Cattaneo (Rai) che si sorridono molto amichevolmente da vicini di poltrona a chissà quale consesso. Del servizio, riporto solo alcune frasi del prof. Sartori, accanto ad altre d'un certo peso. Egli afferma: «Certo [prima] l'informazione era lottizzata dal potere politico. Ma oggi la questione è differente: c'è stata una vera colonizzazione». (...) C'era Sandro Curzi e c'erano i democristiani. Non c'era, comunque, il pensiero unico di oggi, che copre tutto lo spettro del'informazione».
E fin qui, bene. C' è effettivamente un «pensiero unico» ch'è quello delle Sinistre: dare addosso a Berlusconi e al suo governo in tutto e su tutto, anche quando fa le cose che proprio esse volevano fare. Senonché, ahimé, la vera verità! Sartori continua: «Ma no. C'è un solo padrone. Berlusconi. Il piccolo spazio del Tg3, molto timido, è comunque sorvegliato a vista. Anche la radio ha subito la stessa sorte. E si è scatenato un processo tipico delle realtà a padrone unico: l'autocensura dei giornalisti». Già! la verità... E infatti due numeri dopo, il 21.11.03, lo stesso «Il Venerdì» pubblica in copertina una vignetta di Altan, «apparsa su "Repubblica" dopo le elezioni del 2001» (v. foto sopra al centro ). E per quanto riguarda i giornalisti, v. la copertina (sopra a dx) del n°5 del periodico dell'Ordine dei Giornalisti.
Oltre tutto, Berlusconi sarebbe anche un perfetto cretino, suicidandosi con la pubblicità (come accenna Sartori nel suo saggio) col «pensiero unico» dei propri avversari. Ma dov'è la verità?