28.08.2009 - AKIRA KUROSAWA ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
di UFFICIO STAMPA CISCS
Ad Akira Kurosawa sarà dedicato il Panel internazionale (6 settembre, ore 15 Sala Pasinetti) organizzato dalla 66. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e moderato da Peter Cowie, critico cinematografico e storico del cinema, autore e fondatore di The International Film Guide.
Il 23 marzo 2010 Akira Kurosawa avrebbe compiuto 100 anni. Il Leone d’oro della Mostra del Cinema di Venezia al suo film RASHÔMON nel 1951 lo portò alla ribalta anche in occidente. La Mostra nel 1982 gli ha conferito il Leone d’oro alla carriera.
Akira Kurosawa (1910-1998) è stato forse il più conosciuto tra tutti i cineasti giapponesi. Il Leone d'oro vinto a Venezia nel 1951 lo consacrò internazionalmente come grande artista e schiudendo le porte dell’Occidente ad altri registi nipponici quali Yasuijro Ozu e Kenji Mizoguchi. Discendente diretto di una valorosa stirpe di samurai, il maestro giapponese ha avuto una carriera costellata da oltre 30 film e numerosi riconoscimenti internazionali, tra i quali 3 premi Oscar.
Tra i suoi film, oltre al citato RASHÔMON (1950), ricordiamo capolavori quali I SETTE SAMURAI (1954, Leone d’argento a Venezia), LA FORTEZZA NASCOSTA (1958, Orso d’argento a Berlino), LA SFIDA DEL SAMURAI (1961), DERSU UZALA (1975, Oscar come miglior film straniero), KAGEMUSHA - L'OMBRA DEL GUERRIERO (1980), RAN (1985) e RAPSODIA IN AGOSTO (1991).
Si legge nella nota:
«All' incontro del 6 settembre, curato dal britannico Peter Cowie, critico cinematografico e storico del cinema,
parteciperanno alcuni fra i più noti cultori mondiali dell’opera di Kurosawa, quali Teruyo Nogami (Giappone, scrittrice e per tanti anni braccio destro di Kurosawa), Donald Richie (Stati Uniti, scrittore, regista e critico, grande esperto della cultura del Giappone - dove vive dal 1947 - autore dello studio “definitivo” su Kurosawa e testimone di primissimo piano di mezzo secolo della sua attività), Michel Ciment (Francia, scrittore e critico, direttore della rivista Positif), Richard Corliss (Stati Uniti, critico del settimanale “Time”), Aldo Tassone (Italia, critico, direttore del festival France Cinéma, autore di diversi libri su Kurosawa)
».
Vari gli argomenti che verrano trattati e che prenderanno in esame i «
molteplici aspetti della figura e dell’opera di Kurosawa, quali: la sua visione della società e della politica; il confronto fra Kurosawa e gli altri grandi cineasti giapponesi; le sue relazioni con la cultura orientale e quella occidentale (Shakespeare, Gorkij, Dostoevskij, Van Gogh); l’accoglienza di Kurosawa da parte della cultura e del cinema statunitensi, e la sua maggiore popolarità rispetto a Ozu e Mizoguchi; i numerosi remake tratti dai suoi film; le sue fonti di ispirazione nella cultura giapponese; il lavoro di Kurosawa sul set; la sua abilità di pittore; l’uso del colore e della musica; le difficoltà che ha spesso avuto in Giappone per finanziare i suoi film; il suo amore per la Storia e le lezioni che ha offerto a ogni nuova generazione».