Ciscs


Edav.it



LOGIN ABBONATI

Cerca negli articoli


   
Il portale di studi sulla comunicazione del CiSCS
Centro Internazionale dello Spettacolo e della Comunicazione Sociale
   



Visualizza tutte le notizie:



 

JE SUIS HEUREUX QUE MA MERE SOIT VIVANTE



Regia: Claude et Nathan Miller
Lettura del film di: Adelio Cola
Nazione: FRANCIA
Anno: 2009
Presentato: 66. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia - 2009 - Giornate degli Autori

Quando del film s’è detto che È LASTORIA DI THOMAS (bambino-adolescente-maggiorenne) figlio adottato da una famiglia generosa che ha già due bambini, dopo essere stato indesiderato da suo padre e conseguentemente dalla madre diciassettenne che amava l’uomo che l’aveva a sua volta abbandonata incinta per sceglierne una più giovane), il quale, mai rassegnato ad accettare la sua condizione sociale, ricerca ritrova sua madre della quale si vendica pagandone infine le conseguenze giudiziarie, s’è detto tutto.

1. Thomas BAMBINO. Tutti, anche i compagni di scuola elementare conoscono la sua situazione e lo offendono provocando la sua violenta reazione. In casa il padre adottivo è ammalato e non ne può più di quel figlio scapestrato e dispettoso. La madre è tollerante e paziente, perdona longanime anche quando il figlio si dimostra geloso dei suoi due fratellini e racconta bugie.

2. Thomas ADOLESCENTE. Si ribella e non si rassegna alla sua mala sorte. Decide di ritrovare la sua vera madre. Ci riesce con l’aiuto illegale d’una signorina funzionario commossa dal suo caso. Ora ha due famiglie: quella in cui chiama «papà e mamma» i genitori adottivi, l’altra con la vera madre alla quale dà del lei e alla quale non concede confidenza; nutrendo verso di lei astio e rancore per il torto subito. Tutto degenera ben presto in desiderio/bisogno di vendetta. In un momento di esasperante intolleranza della doppia vita della madre, scoperta casualmente sfogliando fotografie pornografiche ed ascoltando telefonate equivoche, si scaglia su di lei a mani nude e la riduce in fin di vita (vediamo troppo sangue in quel falso cadavere!). Risponde con freddezza al telefono a chi invita la sua vittima all’incontro con un medico ospedaliero compiacente: «L’ho uccisa, venite a prenderla!». Si salverà ma giustizia farà il suo corso. Condannato a due anni per tentato matricidio preterintenzionale, alla madre guarita che si dichiara pubblicamente responsabile di tutto il male commesso in vita dal figlio e che gli chiede perdono, egli risponde «Sono felice che mia madre sia viva». È interessante ricordare che durante le riprese di Thomas, di solito quand’è solo ma anche in macchina con la madre adottiva, il regista insiste nell’inquadrare il protagonista in primo piano sullo sfondo della città, evidenziando ed indugiando su palazzi e condomini anonimi quasi ad elevare a livello di categoria il protagonista illustrando indirettamente una situazione attribuita così ad altre numerose famiglie simili a quelle di Thomas. In certi momenti l’inquieto protagonista sembra ripercorrere le tristi esperienze del ragazzo de I QUATTROCENTO COLPI, (anche nella sua statica posizione dell’ultima immagine).

L’efferata vendetta sulla madre ricorda in qualche modo anche il comportamento del figlio de I PUGNI IN TASCA. Film psicologico, dunque, con il quale gli autori vorrebbero scendere in profondità nell’animo del protagonista, privato del diritto d’essere amato dai suoi legittimi genitori e del sacrosanto dovere di amare coloro dai quali ha ricevuto la vita. E allora il suo sguardo in macchina con il quale lascia gli spettatori «occhi negli occhi» sembra una domanda, non di giustificazione del suo operato, forse nel tentativo di coinvolgerli nella denuncia d’una realtà sociale oggi molto frequente. (Adelio Cola)

 


RSSFacebookGoogleYoutubeSkypeEmail

Iscriviti alla newsletter
sarai aggiornato sulle nostre attività
Nome
E-mail

È il momento del
5 per millle... sostienici!!!

C.F. 02447530581


SPECIALE ASTA
Vendiamo all'asta
due fantastici cimeli della
storia del cinema.

Un'occasione imperdibile per tutti gli appassionati e i collezionisti


"La moviola"
"La poltrona di Fellini"

   
   
    Direzione: Via Giolitti 208, 00185 Roma (RM) - Tel e Fax 06/7027212
Redazione e Amministrazione: Via XX Settembre 79, 19121 La Spezia (SP) - Tel e Fax 0187/778147
C.F. 02447530581 - email: ciscs@edav.it