PAINEIS DE SAO VICENTE DE FORA, VISAO POETICA
Regia: Manoel De Oliverira
Lettura del film di: Adelio Cola
Edav N: - 2010
Titolo del film: PAINEIS DE SAO VICENTE DE FORA, VISAO POETICA
Titolo originale: PAINEIS DE SAO VICENTE DE FORA, VISAO POETICA
Nazione: PORTOGALLO
Anno: 201
Presentato: 67. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia - 2010 - Orizzonti
Il grande vecchio è ancora fecondo. L’ultimo film di De Oliveira è, come egli stesso dichiara, la visione interpretazione poetica (leggi pure ‘politica’ nel migliore dei sensi) d’un classico dittico d’autore con sei pannelli. Il regista si fa sostituire sullo schermo da un personaggio addobbato come uno del pannello centrale, cui affida il ruolo di guida agli spettatori del film, ai quali si indirizza guardando in macchina, circa la sua ’interpretazione” del dipinto. Man mano che indica un personaggio o l’altro dei pannelli, dall’umile pescatore al molto reverendo arcivescovo, invita sul set persone vestite allo stesso modo, quasi a rendere attuale il significato poetico del polittico. Spiega che al tempo del pittore, metà del secolo XVIII, tutti in Portogallo, compresi islamici ed ebrei, andavano d’accordo e convivevano in pace. Lo speaker concluderà il suo compito auspicando “pace e concordia per tutto il mondo, senza esclusione di razze”. Ora abbiamo capito il motivo che ha spinto il regista a dirigere il suo film: egli non ha inteso proporre originali giudizi artistici sul celebre dipinto, ma prendere lo spunto da esso per attualizzarne il messaggio che arriva come augurio al nostro tempo, nel quale purtroppo sono assenti le due condizioni per vivere felici, pur nella diversità di condizioni sociali e religiose.
Circa la tecnica di ripresa adottata, il regista è coerente con il suo stile tradizionale: macchina immobile di fronte ai personaggi, cosicché, trattandosi della visione analitica d’un polittico, lo spettatore contempla alternativamente mirabili quadri viventi che raddoppiano quadri pittorici. (Adelio Cola)