LA CACCIA
Regia: Arthur Penn
Lettura del film di:
Titolo del film: LA CACCIA
Titolo originale: THE CHASE
Cast: regia: Arthur Penn - scenegg.: Lillian Hellman - sogg.: Horton Foote (romanzo)- fotogr.: Joseph LaShelle, Robert Surtees - mus.: John Barry - mont.: Gene Milford - scenogr.: Richard Day - cost.: Donfeld - interpr.: Marlon Brando (Sceriffo Calder), Jane Fonda (Anna Reeves), Robert Redford (Bubber Reeves), E.G. Marshall (Val rogers), Angie Dickinson (Ruby Calder), Janice Rule (Emily Stewart), Miriam Hopkins(Madre di Reeves), Martha Hyer (Mary Fuller)- durata: 123' - colore - produz.: Sam Spiegel per la Columbia Pictures Corporation, Horizon Films, Lone Star- origine: USA, 1966 - distribuz.: Columbia - Columbia Tristar Home Video (Columbia Classics)
Sceneggiatura: Lillian Hellman
Nazione: USA
Anno: 1966
Estratto da «Schedario Cinematografico» (Ges [Giulio Schmidt]/Ber [Aldo Bernardini]), 1963, 2 schede, ed. CiSCS
Può essere indicato per cicli sul problema della giustizia e sul film d'atmosfera.
È LA STORIA DI Calder, sceriffo in una cittadina del Texas dei nostri giorni, il quale, essendo giunta la notizia dell'evasione da un penitenziario di Bubber, un giovanotto che ha ancora in città i genitori e l'avvenente moglie Anna, assiste inquieto alle feste che si svolgono in città per il week-end e che mettono in luce i rancori, le invidie, i complessi e la corruzione che dominano in alcuni ambienti: la situazione è complicata dalla tresca di Jack Rogers, figlio del più facoltoso industriale della città, con Anna; essendo venuto a conoscenza dell'arrivo in città di Bubber, Calder, duramente picchiato da alcuni facinorosi e violenti cittadini, non riesce a mantenerne segreta la presenza e a impedire che la folla scatenata incendi il deposito dei rottami in cui il fuggiasco si trova nascosto e dove lo hanno raggiunto la moglie e Jack: invano Calder, dopo la morte di Jack, perito nell'incendio, riesce a prendere in consegna l'evaso, che viene brutalmente ucciso davanti al proprio ufficio sotto gli occhi di tutta la popolazione, e all'indomani se ne andrà con la moglie, amareggiato, lasciando al loro tardivo rimpianto Anna e il vecchio Rogers.
«(…) Tutta l'ultima parte del film, dove finalmente esplode la violenza repressa, affastella una serie di scene dove vengono dimenticati gli obiettivi tematici e ci si perde in un'esibizione spettacolare, compiaciuta, di efferatezze, ben al di là delle esigenze imposte dallo sviluppo del racconto e al di fuori di ogni verosimiglianza. (…)» (Aldo Bernardini in «Letture », 1966, 11, pp. 798-799)
Altre notizie sull’autore e sul film oltre che a giudizi della critica dell’epoca divisi secondo gli aspetti «cinematografico artistico», «contenutistico e tematico» e «morale» si possono trovare in «Schedario Cinematografico» alla voce.