IL MAESTRO
Regia: Maria Grazia Cucinotta
Lettura del film di: Andrea Fagioli
Titolo del film: IL MAESTRO
Titolo originale: IL MAESTRO
Cast: regia: Maria Grazia Cucinotta sceneggiatura: Giovanna Cucinotta fotografia: Antonello Emidi montaggio Marco Spoletini scenografia: Bruno Amalfitano costumi: Tiziana Mancini musica: Giovanna Cucinotta interpreti: Renato Scarpa, Mario Giovanni Ferretti, Giselda Volodi, Andrea Doria, Nicholas Gianserra durata 13 colore produzione: Stefania Buccini (Seven Dreams Production) origine: Italia, 2011 Distribuzione: Diva Universal
Sceneggiatura: Giovanna Cucinotta
Nazione: ITALIA
Anno: 2011
Presentato: 68. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia - 2011 CONTROCAMPO ITALIANO
In un vecchio palazzo popolare della periferia romana, all’interno di una modesta abitazione, un insegnante elementare, il maestro Piersanti, si prepara per andare a scuola. Prima di uscire si lamenta ad alta voce con qualcuno, di cui non avvertiamo la presenza, per un calzino fuori posto. Fatto sta che arriverà in classe in ritardo. Ma solo al momento in cui nell’aula arriverà un’altra insegnante, la maestra Filiberti, si capisce che Piersanti, successivamente rimproverato del preside, è in pensione da diversi anni, ma non può fare a meno di tornare a scuola, uscendo dalla quale, nel cortile, l’anziano maestro viene sbeffeggiato da un gruppo di alunni che gli portano via pure il cappello. Il tutto sotto gli occhi di un altro alunno, Mario Bonetti, che in disparte assiste alla scena. Una volta tornato a casa, scopriamo che Piersanti vive solo con un cane, mentre la persona con cui si lamentava era in realtà la moglie morta da tempo. Ma proprio uscendo di casa per portare fuori l’animale, Piersanti trova davanti alla porta il proprio cappello. Glielo ha riportato il piccolo Mario, che tenta di nascondersi nelle scale. «E tu chi sei?», chiede minaccioso il maestro. «Mario Bonetti, quinta A», risponde il ragazzino. «Domani t’interrogo». Replica Piersanti. «Va bene, signor maestro».
La solitudine, determinata dalla scomparsa delle persone care ma anche dall’incomprensione dei colleghi o dall’indifferenza dei vicini nell’anonimo condominio di città, ha reso il maestro Piersanti un po’ arcigno e brusco. Ma dietro quell’atteggiamento burbero si nasconde una drammatica realtà: la disperazione di un uomo rimasto vedovo e senza più il «conforto» del lavoro, ovvero del sentirsi in qualche modo utile e vivo. Questo suo comportamento diventa motivo di incomprensione da parte degli adulti, ma anche di derisione e di cattiveria da parte dei ragazzi. Ma proprio quando il mondo fuori si mostra spietato con la sua indifferenza, avviene il colpo di scena: il gesto gentile di uno degli alunni, ma soprattutto quel «signor maestro» regala all’anziano Piersanti un attimo di umanità e rappresenta, in una società che tende ad emarginare gli anziani e ad abbandonarli alla loro solitudine, la speranza che non tutto è perduto, anzi: diventa motivo di gioia e permette al vecchio maestro di portare a spasso il fedele «amico» saltellante al guinzaglio. Il film, infatti, si chiude proprio sull’immagine, che lentamente diventa stilizzata, del maestro e del cane.
Maria Grazia Cucinotta, al debutto dietro la macchina da presa con questo cortometraggio di appena 13 minuti, affronta dunque il tema della solitudine degli anziani e di come a volte un piccolo gesto possa cambiare la vita di un uomo. E lo fa, ispirandosi alla storia del nonno, con un film garbato e di buoni sentimenti. Non è certo un capolavoro, tutt’altro, ma ci offre un pensiero positivo, oltre che una buona interpretazione di Renato Scarpa.
IL MAESTRO, presentato a Venezia in apertura del Concorso «Controcampo italiano», andrà in onda in prima tv su Diva Universal (piattaforma Sky al canale 128) venerdì 23 settembre alle 21. (Andrea Fagioli)