SERBUAN MAUT
Regia: Gareth Huw Evans
Lettura del film di: Adelio Cola
Titolo del film: SERBUAN MAUT
Titolo originale: SERBUAN MAUT
Cast: regia, scenegg., mont.: Gareth Huw Evans fotogr.: Matt Flannery scenogr.: Moti D. Setyanto mus.: Fajar Yuskemal, Aria Prayogi suono: Fajar Yuskemal, Aria Prayogi, Bonar Abraham, Sandika Widjaja interpr. e personaggi: Iko Uwais (Rama), Doni Alamsyah (Andi), Yayan Ruhian (Mad Dog), Ray Sahetapy (Tama), Joe Taslim (Jaka) durata: 100 colore produtt.: Ario Sagantoro produz.: Merantau Films, Xyz Films distribuz.: Movie Inspired
Sceneggiatura: Gareth Huw Evans
Nazione: INDONESIA
Anno: 2011
Presentato: 29. Torino Film Festival 2011 TORINO 29
Purché la location fosse costituita da un casamento con innumerevoli stanze, altissime finestre e possibilmente isolato ai fini spettacolari, un film potrebbe essere girato quasi tutto in interni. Se poi fosse di guerra, le sorprese immaginate potrebbero susseguirsi una dopo l’altra come anelli d’una catena: agguati e nascondigli di fortuna, sparatorie e duelli individuali sarebbero ingredienti di successo. Il gioco, non tanto delle coppie, quanto delle parti consentirebbe la finale a sorpresa. E lo spettacolo sarebbe garantito! Il nostro è un film, purtroppo, di quel tipo! Fuori ci sono i buoni, dentro l’enorme edificio i cattivi, i signori della droga. Il prevedibile gioco delle parti offre allo sceneggiatore l’occasione per preparare colpi allo stomaco di spettatori. E adesso, stando così le cose, chi si salverà? A rendere maggiormente verisimile e accettabile la finzione, non può mancare la motivazione civico-politica dell’assalto dei nostri ai cattivacci pericolosi. Ecco, ora tutto dovrebbe funzionare, se a dirigere l’intricata vicenda ci fosse e... un regista che conosce bene il suo mestiere.
Il film è tutto qui. Tre sono i punti ”forti!”: le coincidenze che permettono agli uni di salvarsi e agli altri di incappare nelle imboscate interne, gli incontri-scontri di campioni di arti marziali vestiti da soldati o da delinquenti di professione, la mattanza generale. Le reazioni del pubblico, tutti addetti alla stampa, furono applausi sarcastici agli eroi dei duelli, evviva umoristici ai vincitori di sfide all’ultimo sangue e risatine ironiche a sottolineare le imprese di personaggi achilleidi invulnerabili. “Non tutti i poliziotti sono cattivi”, sentenzia uno di loro, quello che fa di tutto e...fa fuori tutti per salvare un signore che vuole visitare la moglie ammalata all’interno dell’immenso casermone. Caratteristica generale del film è l’ingenuità del modo di “immortalarle” sulla pellicola vicende fumettistiche. Non mi rendo conto dei meriti dell’opera proveniente da un paese lontano, invitata dalla generosa cortesia dell’organizzazione del 29 TFF alla partecipazione della rassegna cinematografica.