ARTHUR NEWMAN
Regia: Dante Ariola
Lettura del film di: Adelio Cola
Titolo del film: ARTHUR NEWMAN
Titolo originale: ARTHUR NEWMAN
Cast: regia: Dante Ariola – scenegg.: Becky Johnston – scenogr.: Christopher Glass – fotogr.: Eduard Grau – mont.: Olivier Bugge Coutté - cost.: Nancy Steiner – interpr. princ.: Emily Blunt (Mike), Colin Firth (Arthur Newman), Anne Heche (Mina Crawley), David Andrews (Fred Willoughby), Sterling Beaumon (Grant), Lucas Hedges (Kevin Avery) – durata:101' - colore – produz.: Lisa Bruce, Andy Cappuccino, Helen Cappuccino, Michael Cappuccino, Natalie G. Hill, James A. Holt, Becky Johnston, Brian Olivier, Alisa Tager per Vertebra Films, Cross Creek Pictures – origine: USA, 2012 – distrib.:
Sceneggiatura: Becky Johnston
Nazione: USA
Anno: 2012
Presentato: 30 TORINO FILM FESTIVAL 2012 - Torino 30
Il titolo riferisce lo pseudonimo d’un americano di mezza età divorziato, celebre giocatore di golf. Arrivato al successo, stanco e deluso del noioso tran tran della vita, decide di piantar tutto e fuggire lontano. Egli è sensibile e generoso: si lascia commuovere da una giovane sola e sfortunata. La accoglie come compagna di viaggio nella sua macchina e con lei gira il mondo in cerca di emozioni. Giorno dopo giorno l’estranea gli si professa amica, anzi gli confida che desidera essere considerata sua moglie e ci riesce. Incontra un suo fan che lo riconosce sotto il falso nome e lo compatisce quando gli presenta “la moglie” che si dichiara “prostituta”! Il protagonista conserva una certa nostalgia di casa. “ha cambiato cielo, ma non è soddisfatto. Quando ripensa al figlio preadolescente, rimane sopra pensiero perché quest’ultimo non ha mai intrattenuto buoni rapporti con lui (“Io di mio padre non me ne importa niente!”) La sua compagna ha tentato più volte di abbandonarlo: così egli interpreta le sue ripetute scomparse per poi rifarsi viva dietro l’angolo. Ella è mentalmente disturbata, medita di tornare a rivedere la sorella gemella, più sfortunata e ammalata di lei. Sono due creature rimaste sole al mondo, resti d’una famiglia disgraziata. Alla fine le gemelle si incontreranno nell’istituto del loro ricovero e il protagonista si presenterà sulla porta di casa sua, dove l’ex moglie resta sorpresa di rivederlo ma non lo invita a entrare mentre il figlio gli gira le spalle.
Film di genere romantico tradizionale con lui divorziato stanco e annoiato, che rimane vittima delle sue frustrazioni. Il lavoro è ben diretto, interpretato dal protagonista che si mantiene abbastanza freddo e ‘ingessato’ in un ruolo scarsamente condiviso. (Lo spettatore rimpiange l’interprete che aveva ammirato nel film “Il discorso del re”). L’opera va ad aggiungersi al lungo elenco di quelle che affrontano senza particolare pregi il genere di commedie borghesi.