DE JUEVES A DOMINGO
Regia: Dominga Sotomayor Castillo
Lettura del film di: Adelio Cola
Titolo del film: DE JUEVES A DOMINGO
Titolo originale: DE JUEVES A DOMINGO
Cast: regia, scenegg.: Dominga Sotomayor Castillo – scenogr.: Estefania Larrain – fotogr.: Bárbara Àlvarez – mont.: Danielle Fillios, Catalina Marìn Duarte – cost.: Juana Dìaz – interpr. princ.: Santi Ahumada (Lucia), Emiliano Freifeld (Manuel), Paola Giannini (Ana), Francisco Pérez-Bannen (Papà), Jorge Becker (Jorge), Axel Dupré (José) – durata:96' – colore – produz.: Forastero, Cinestacion, Circe Films – origine: CILE/OLANDA, 2012 - distrib.:
Sceneggiatura: Dominga Sotomayor Castillo
Nazione: CILE/OLANDA
Anno: 2012
Presentato: 30 TORINO FILM FESTIVAL 2012 - Festa Mobile
I giorni da giovedì a domenica di quella settimana sono stati felici e gioiosi fino quasi al termine della bella vacanza promessa dal papà ai suoi due bambini. Vediamo genitori e figli ben attrezzato per il campeggio. Al momento di partire la moglie esita indecisa. “Ma se n’è parlato!” la rassicura il marito. E via. I giorni passano tra semplici avventure di viaggio, strade sconosciute, paesaggi desolati lontani da ogni convivenza umana. I bambini, lui sette anni, lei dieci, se la godono da matti! I genitori un poco meno: non è la prima volta per loro. Il marito s’è dato appuntamento e tre giorni di viaggio con un collega in un luogo deserto. Arrivano e si accampano. Piccole avventure diurne e notturne punteggiano la vacanza. Ultimo giorno: mentre la bambina lava una pentola nel ruscello che scorre a pochi passi dalle tende scopre il collega del papà che, accosciato su una romantica isoletta di sassi in mezzo alla corrente, bacia affettuosamente sua mamma. Ne rimane impressionata: è il momento nel quale tra i personaggi del film la bambina si distingue per evoluzione psicologica e quindi assurge al livello di protagonista. Il modo di svolgersi dei fatti da quel momento in poi cambia completamente. La madre si allontana e non viene ritrovata dal marito che la chiama a voce alta (“Anna, Anna...”) e dalla figlia che la cerca in silenzio. Intanto si fa sera. A notte fonda si rifà presente, accetta di tornare in macchina ma non la riconosciamo più nel suo mutismo e nella scontrosità con cui tratta il marito. Per la verità neppure durante il viaggio era stata molto serena e disinvolta. La coesione inalterata della famiglia ora è compromessa per sempre.
L’interpretazione dei bambini è ammirabile per naturalezza e spontaneità. Gli adulti hanno compiti difficili da interpretare.
La morale della fiction appare evidente agli spettatori che si sono lasciati coinvolgere dalla evoluzione psicologica della piccola protagonista.