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KAZE TACHINU Il vento si leva



Regia: Hayao Miyazaki
Lettura del film di: Gian Lauro Rossi
Titolo del film: THE WIND RISES
Titolo originale: KAZE TACHINU
Cast: regia, scenegg.: Hayao Miyazaki – mont.: Takeshi Seyama – mus.: Joe Hisaishi – super visione animazione: Kitaro Kosaka – direttore artistico: Yoji Takeshige – colore: Michiyo Yasuda – immagini digitali: Atsushi Okui – suono e missaggio: Koji Kasamatsu – registrazione audio: Eriko Kimura – controllo animazione: Hitomi Tateno – voci: Hideaki Anno, Miori Takimoto, ecc. – durata: 126’ – colore – produz.: Studio Ghibli – origine: GIAPPONE, 2013 – distrib.: Lucky Red
Sceneggiatura: Hayao Miyazaki
Nazione: GIAPPONE
Anno: 2013
Presentato: 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 2013 – CONCORSO

È una fiaba di animazione, molto bella e ben strutturata, che narra la storia di Jiro. Questo ragazzo giapponese aveva un grande sogno da realizzare, quello di costruire degli aerei. Il personaggio è ispirato ad una vicenda vera, il cui soggetto, un grande progettista di aerei, ha fatto la storia dell’aviazione giapponese. S’ispirava alle riflessioni tecniche e filosofiche dell’italiano Carponi, esso stesso progettista di aerei e inventore di soluzioni tecniche innovative.

 

Nella vicenda viene presentato il protagonista come giovane con predisposizioni naturali e con intuizioni geniali. Jiro, attraversa momenti drammatici legati a periodi turbolenti a causa di terremoti, depressione economica, epidemie e guerre. Viene chiamato in diversi paesi, perché riconosciuto persona di valore. Le sue aspirazioni sono quelle di costruire aerei per il trasporto di persone e merci, non certo per essere utilizzati a fare delle guerre. Ha una storia di amore con una giovane giapponese, che incontra durante il terremoto (la aiuta in modo disinteressato) e, nella parte finale del film, quando è ormai un personaggio/progettista affermato, la rivede con immenso piacere. Successivamente la sposa, anche se ammalata di tubercolosi e in fin di vita. Il suo amore è totale e profondo, ricambiato allo stesso modo da lei.

Il racconto viene realizzato in funzione tematica. Infatti, l’intreccio tra il progettista, il suo sogno e l’amore profondo dei due ragazzi, sono legati in modo inscindibile. Il sogno deve essere realizzato, perché rivolto a scoperte a favore dell’umanità e al bene comune. Quindi, ci appare un sogno costruttivo e non distruttivo. La professione di progettista aereonautico richiede studi specifici, ricerche adeguate, tenacia e volontà, rispetto dei colleghi e l’umiltà di considerare e di seguire gli insegnamenti dei predecessori. Ci viene infine rappresentato l’amore come dimensione non solo naturale (lo sposarsi), ma spirituale e profonda (non si arresta neppure di fronte alla malattia che porta poi alla morte).

Si può estrapolare questa idea centrale: «Nella vita è cosa giusta e valida avere sogni positivi e costruttivi, ma è necessario perseguirli con tenacia e determinazione. La loro realizzazione, però, dipende anche da una costante applicazione attraverso studi approfonditi, non solo, ma anche valorizzando tutto quello che di buono ci lasciano i predecessori, studiosi nel settore. E l’amore totale è fondamentale, quasi indispensabile, per agevolare la buona riuscita di un progetto a favore del genere umano».

Ne risulta un film che valorizza la pace e non la guerra. Poteva forse essere sforbiciato in qualche punto per renderlo più dinamico e godibile, senza che ne potesse soffrire la tematica positiva proposta. (Gian Lauro Rossi)

 


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