VOGLIO TORNARE A CASA
Regia: Alain Resnais
Lettura del film di: NAT (Nazareno Taddei)
Edav N: 173/4 - 1989
Titolo del film: VOGLIO TORNARE A CASA
Titolo originale: JE VEUX RENTRER à LA MAISON
Cast: regia: Alain Resnais - scenegg.: Jules Feiffer - fotogr.: Charlie van Damme - operat.: Gilbert Duhalde - eff. speciali: Excalibur - mont.: Albert Jurgenson - suono: Jean-Claude Laureux - ass. regia: Florence Malraux, Yann Gilbert, Eric Guichard (regia 16 mm) - art director: Jacques Saulnier - cost.: Catherine Leterrier - trucco: Thi-Loan Nguyen, Patrick Villain (acconciature) - mus.: JohnKander- casting: Alberte Garo, Johanna Ray (Stati Uniti) - interpr.: Gérard Depardieu (Christian Gauthier), Adolph Green (Joey Wellman), Linda Lavin (Lena Apthorp), Laura Benson (Elsie Wellman), Micheline Presle (Isabelle Gauthier), Geraldine Chaplin (Terry Armstrong), John Ashton (Harry Dempsey), Francois-Eric Gendron (Lionel Cohn-Martin), Lucienne Hamon (Mme Roget), Caroline Sihol (Dora Dempsey) - colore - formato: 35 mm (1:1.66) - sonoro: ottico, mono - durata: 107’ (m. 3050)- produtt.: Martin Karmitz - produtt. esecut.: Christian Ferry - dirett. produz.: Yvon Crenn - produz.: MK2 Productions Paris 55 rueTraversière, Film A2 Paris 31 rue Franois ler, La Sept Paris 35 quai André Citroen - in coll. con: Sofica Investimage, Sofica Sofinergie, Sofima - con partecip. di: Centre National de la Cinématographie - origine: FRANCIA, 1989- distrib. :MK2 Paris55 rue Trasversière, Academy Pictures Roma via F.lli Ruspoli 8 (per l'Italia)
Sceneggiatura: Jules Feiffer
Nazione: FRANCIA
Anno: 1989
Presentato: 66. Mostra Internazionale D'arte Cinematografica di Venezia (1898)
Premi: OSELLA a Jules Feiffer per la sceneggiatura Premio PASINETTI per il miglior film; PREMIO CIAK D'ORO per il miglior film («per aver evidenziato in modo brillante ed ironico le difficoltà tra culture e sistemi differenti e per la capacità dimostrata da Resnais di rinnovare la sua ricerca nello stile e nel linguaggio»)
Nella conferenza-stampa, applauditissimi, Alain Resnais (regista), Jules Feiffer (sceneggiatore), Adolph Green (l'attore, il vecchio), hanno risposto a domande che chiedevano loro soprattutto come era nata questa collaborazione sorprendente fra tre persone così diverse. Resnais amava molto il teatro di J. Feiffer ed il film CONOSCENZA CARNALE (di Mike Nichols 1971, ndr), di cui Feiffer ha curato la sceneggiatura e desiderava fare un film con lui. L'ha invitato in Francia senza che esistesse nessuna idea per la storia. Semplicemente Feiffer ha cominciato ad annotare le difficoltà trovate in un paese straniero di cui non conosceva la lingua. Così è nato il film. Ci sono differenze con le sue opere precedenti, ma forse anche riguardando L'ANNÉE DERNIÉREA MARIENBAD si trova qualche elemento in comune con questo. Comunque, non ha voluto confrontarsi con i maestri della commedia. - Feiffer aveva scritto tre copioni dopo POPEYE (di Robert Altman, 1982, ndr) senza che i produttori li avessero realizzati. Venendo in Europa ha scoperto che finalmente può vedere ultimati i suoi lavori. - Green, ha raccontato di essere stato scelto da Resnais in un ristorante di New York. Non si conoscevano, ma lavorare con lui è stata un'esperienza bellissima. (M. V.)
Joey Wellman, un americano disegnatore di fumetti, viene invitato a Parigi per una mostra dei suoi lavori; e per la prima volta varca l'oceano con Linda, una specie di assistente. A Parigi c'è anche la figlia Elsie (non può sopportare Linda) che vi si è recata per studiare Flaubert alla Sorbona e che non riesce mai a incontrare il prof. Gauthier con cui dovrebbe discutere la tesi e che - lei non lo sa - è un ammiratore di suo padre. Wellman non riesce a digerire le diversità di vita e di costumi che trova e le difficoltà per incontrare sua figlia. Gauthier lo ha invitato a una festa nella villa di sua madre in campagna che vive sola. Qui viene raggiunto anche dalla figlia, la quale ha modo di sentir disprezzato il proprio lavoro proprio da Gauthier. Durante la spassosissima festa succede un pò di tutto e Wellman se ne scappa anche verso l'aeroporto non riuscendo però a farsi intendere nel villaggio; ma riesce ad accattivarsi tutti con i suoi disegni. Finisce che il vecchio rimane in Francia con la mamma di Gauthier e Elsie se ne torna in America schifata della Francia, dopo essersi riconciliata con Linda.
Film spassosissimo, che ben difficilmente ci si sarebbe aspettato dall'autore di MARIENBAD; ma da quell'autore ci si poteva aspettare, e l'attesa non ha deluso, una valida struttura. Anche la tematica, quindi, seppur non sublime, ha una sua valida consistenza: la disparità di lingua e di costumi crea certamente imbarazzi anche notevoli, ma non è l'infatuazione culturale quella che potrà farli superare, bensì il contatto umano.
