LA VITA OSCENA
Regia: Renato De Maria
Lettura del film di: Olinto Brugnoli
Titolo del film: LA VITA OSCENA
Titolo originale: LA VITA OSCENA
Cast: regia: Renato De Maria – sogg.: Renato De Maria, Aldo Nove – fotogr.: Daniele Ciprì – scenogr.: Alessandra Mura – cost.: Jessica Zambelli – suono: Maximilien Bernard Gobiet – mont.: Letizia Caudullo, Jacopo Quadri – mus.: Riccardo Sinigallia, Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Max Casacci – consulenza visiva e cost. x Metayer: Sarah Grittini – collaboraz. speciale: Nico Vascellari, Carmelita Cat Codalunga, Skateboard Ninos Du Brasil – interpreti principali: Isabella Ferrari, Clément Métayer, Roberto De Francesco, Andrea Renzi, Iaia Forte, Anita Kravos, Eva Riccobono, Valentina Reggio, Vittoria Schisano, Valentina Bellè, Duccio Camerini; con la voce narrante di Fausto Paravidino – colore – durata: 85’ – produz.: Film Vision con Lebowski e Monochrome – origine: ITALIA, 2013.
Sceneggiatura: Renato De Maria, Aldo Nove
Nazione: ITALIA
Anno: 2013
Presentato: 71. Mostra Internazionale D'arte Cinematografica di Venezia (2014) ORIZZONTI
Il film è tratto dall’omonio romanzo autobiografico di Antonio Centanin, in arte Aldo Nove.
Protagonista è Andrea, un poeta adolescente appassionato di skateboard, che vive una vita felice e serena in perfetta armonia con il padre e con l'amatissima madre. Ma improvvisamente le cose cambiano in modo radicale. Il padre muore improvvisamente per un ictus cerebrale e alla madre viene diagnosticato un tumore. Dopo la morte anche della madre, Andrea vorrebbe farla finita. Si lascia andare e, per incuria, provoca l'esplosione della sua casa. Ricoverato in ospedale, in preda a visioni allucinatorie, riceve la visita del suo professore di italiano che gli apre le porte per l'Università di Milano. Ma giunto a Milano, Andrea si abbandona ad una vita sfrenata a base di sesso e di droga sperando di morire come il suo poeta preferito, Georg Trakl. Ma anziché morire Andrea viene ricoverato in ospedale e viene salvato. Dopo questa discesa agli inferi, Andrea è ora pronto a riprendersi la sua vita e a raccontarla diventando un poeta e uno scrittore.
La “vita oscena” è pertanto l'abisso di desolazione cui le circostanze hanno portato Andrea; un abisso che sembra essere il passaggio obbligato per una rinascita a vita nuova. Ma il passaggio dal desiderio di morte ad una vita piena non viene sufficientemente chiarito dal punto di vista tematico e appare immotivato, così come la voce over rivela l'origine letteraria dell'opera e risulta pleonastica.
(Olinto Brugnoli)