LE DERNIER COUP DE MARTEAU
Regia: Alix Delaporte
Lettura del film di: Gian Lauro Rossi
Titolo del film: LE DERNIER COUP DE MARTEAU
Titolo originale: LE DERNIER COUP DE MARTEAU
Cast: regia: Alix Delaporte – scenegg.: Alix Delaporte, Alain Le Henry – fotogr.: Claire Mathon – mont.: Louise Decelle – mus.: Evgueni Galperine & Sacha Galperine – suono: Pierre Tucat, Arnaud Rolland, Eric Tisserand – scenogr.: Hélène Ustaze – cost.: Dorothée Guiraud – interpr. princ.: Romain Paul (Victor), Clotilde Hesme (Nadia), Grégory Gadebois (Samuel Rovinski), Candela Peña (Maria),Farida Rahouadj (Daria), Farid Bendali (Omar),Tristán Ulloa (Fabio),Mireia Vilapuig (Luna), Víctor Sánchez (Miguel) – colore – durata: 83’ – produz.: Lionceau Films con France 2 Cinéma – origine: FRANCIA, 2014 – distrib.: Pyramide International
Sceneggiatura: Alix Delaporte, Alain Le Henry
Nazione: FRANCIA
Anno: 2014
Presentato: 71. Mostra Internazionale D'arte Cinematografica di Venezia (2014) CONCORSO
Premi: PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore emergente a ROMAIN PAUL
È la storia di Victor, un giovane quattordicenne che non ha mai conosciuto suo padre, Direttore d’orchestra; sapendolo in città per dirigere la Sesta Sinfonia di Mahler, lo vuole incontrare e si reca al Teatro dove si stanno svolgendo le prove; da questo incontro cambia il suo modo di concepire la vita.
Victor vive in roulotte in una zona sperduta ai margini della città, con la madre ammalata seriamente. Nella stessa zona ve ne è stanziata un'altra, abitata da una famigliola che dimostra loro supporto e amicizia. La loro figlia (Luna) riscuote molta simpatia da parte di Victor.
Nel rapporto con la madre sofferente, nel gioco del calcio (in cui era apprezzato dagli esperti) e nella vita scolastica, si dimostra in un primo tempo ombroso e introverso, ma, dopo l’incontro con il padre, che lo introduce verso la conoscenza della musica come arte, ne resta affascinato, e cambia atteggiamento, riconoscendone l’importanza ( quella musica che ci trasporta in una dimensione più nobile, fatta di immagini naturalistiche che gratificano il cuore ).
Inizia così un cambiamento sia interiore che comportamentale. Comincia a muoversi sul campo da calcio con un migliore gioco di squadra, utilizza quel motorino (che a suo tempo aveva rifiutato perché lo avrebbe portato lontano da Luna, la sua innamorata e dal padre) per condurre la madre ai controlli sanitari, impegnandola, inoltre, a vivere in modo più sereno e aperto alla speranza della vita. La porta a teatro per assistere alla realizzazione dell’opera musicale del padre, ma, non riuscendo ad entrare, escono. Si portano su di una terrazza, di fronte ad un magnifico panorama della città e immaginano di sentire la musica dell’orchestra. Si guardano negli occhi, sorridendo serenamente.
Si può formulare l’idea centrale di questa opera filmica: “ La vita spesso è fatta di sofferenze, di complicazioni, di solitudine, di rapporti lacerati e anche di povertà. Vale comunque la pena viverla con determinazione, disponibili ai cambiamenti, per affrontare il futuro con serenità e speranza. Il contributo che a questo scopo può offrire l’Arte (con la A maiuscola), è notevole, può modificare in positivo il proprio “Io” interiore, e può indurre a perfezionare il proprio vissuto, con la possibilità, malgrado le difficoltà, di rendere la vita più serena”.
La visione del film è gradevole, porta un messaggio educativo e di speranza alle giovani generazioni, ma non solo. (Gian Lauro Rossi)